Sergio Caputo
INFO
Curriculum
SERGIO CAPUTO nato a Sanremo il 13 giugno 1971.
Ho iniziato gli studi nella scuola di Musica Ottorino Respighi di Sanremo,
diplomandomi al CONSERVATORIO G. VERDI DI TORINO sotto la guida del prof. Massimo Marin.
I primi dieci anni di carriera li ho fatti a Torino, con orchestre classiche, ho lavorato con l’Orchestra FILARMONICA, con l’ORCHESTRA HAYDN di Bolzano, la SINFONICA di Sanremo, oltre a numerose orchestre regionali.
Da sempre la passione per l’IMPROVVISAZIONE e la COMPOSIZIONE mi ha portato ad esplorare tutto ciò che di qualità ho trovato sulla mia strada: musica classica, canzonette, jazz, rock anni '70/80 e il progressive, la classica minimale e sperimentale, la musica indiana, celtica, gitana, maghrebina, berbera, africana, lo studio della musica del mediterraneo e i numerosi viaggi in Marocco e Senegal, e i moltissimi gruppi con cui ho suonato hanno contribuito a forgiare il mio stile violinistico e musicale.
Al ’94 risale il mio primo concerto “ROCK” con il gruppo “LE MASCHE” di Torino; tour con AREZZO WAVE, apertura del concerto di Mori Kante a Lugano, LIVE IN MTV con Yo Yo Mundi e più di 150 concerti in tutta Italia. Da allora sono passati più che gli anni, i gruppi, sono piu di 70 i gruppi e i progetti musicali con cui ho collaborato, con una media di ottanta concerti all’anno.
Partendo dai più interessanti ho avuto il piacere nel ’97 di partecipare anche come curatore e organizzatore alla registrazione del doppio CD live al teatro lirico di Milano “LA VALIGIA DELL ATTORE “DI FRANCESCO DE GREGORI, al primo CD dei SUBSONICA, ai due concerti a Bolzano con MILVA; tre CD pubblicati con “Il MANIFESTO”, due con la cantautrice torinese LALLI, e uno con “CHARTA DE MAR”, e poi il rock progressive dei “FINISTERRAE” con la registrazione di due CD, gruppo che nel 2001 mi portò a fare una fantastica tournée in Messico, e in più due CD e le sigle per il programma televisivo “ZELIG” con la sanremese RED CAT JAZZ BAND.... Per poter vivere di musica, mi sono anche trovato a suonare contemporaneamente con otto gruppi e a fare veramente tanta strada, anzi tanta autostrada.
Sostanzioso e fondamentale la mole del lavoro nell’ambito della WORLD MUSIC o musica etnica, dal 96 entro a far parte dei “TENDACHENT” (ex Ciapa Rusa) gruppo storico di Casale Monferrato con più di 30 anni di carriera. Con il ghirondista e compositore Maurizio Martinotti, il lavoro non manca, dapprima “L’EVIà” gruppo sponsorizzato dalla Regione Piemonte che raccoglieva 12 tra i migliori musicisti dell’area piemontese (Big Band Folk) poi “DONA BELA” con musica e musicisti provenzali,”A LUNG DE LA RIVIERA” CD con Betty Zambruno, per finire con “PAU Y TREVA” altra big band con musicisti catalani, provenzali e piemontesi. I Tendachent mi hanno portato nei migliori festival e teatri d’Europa: dalla Feria di Sant’Isidro in Placa d’Espana a Madrid, ai teatri di Lisbona e Oporto fino ad arrivare ai 25.000 spettatori del concerto del 2002 a La Coruna.
Ho avuto il piacere di lavorare con altre due personalità del folk regionale: a Nizza con il cantante MICHEL BIANCO e il “COROU DE BERRA”, e con PATRICK VAILLANT che con il gruppo “ARCO ALPINO” riunisce i più interessanti violinisti dei due versanti delle Alpi e la registrazione del CD e di un CD "Live a La Maroquinerie” di Parigi.
Al ’99 risale il primo VIAGGIO DI RICERCA IN MAROCCO, per studiare la musica berbera e da quel momento non si è mai arrestata la ricerca e lo studio approfondito della musica del Mediterraneo. Ho avuto l’onore di conoscere e di suonare con musicisti di grande valore: iraniani, curdi, gitani, marocchini, algerini, senegalesi, provenzali, svizzeri, sanniti, occitani, indiani, brasiliani, colombiani, pellerossa, finlandesi e addirittura i Sami norvegesi (MARI BOINE). Ho studiato musica ebraica e quella palestinese, la musica celtica e quella senegalese....
ho trovato sempre da imparare e sono rimasto sempre meravigliato dalla ricchezza culturale di questi mondi. In Italia la musica tradizionale sta vivendo una rinascita, ma in molti paesi non è mai morta, posso dire che l’Italia è uno dei paesi più poveri riguardo alla salvaguardia della musica tradizionale e arcaica, si salva l’Occitania, il sud Italia e la Sardegna, e qualche “isoletta” qua e là, dove sopravvive la musica dei nostri padri. In effetti lo studio della musica etnica si lega strettamente con lo studio della musica antica. La vera base da cui partì tutto circa mille anni fa è la musica pagana. Certi strumenti come la Launeddas sarda o la lira calabrese, o il doppio flauto della pizzica pugliese, erano già così duemila anni fa, si può quindi supporre che la musica e la danza si siano conservate più o meno simili fino ai giorni nostri. Legami tra la tradizione occitana e quella celtica o quella gitana e zingara alla lontana origine indiana e da questa a quella araba e greca che sta alla base del nostro sistema musicale moderno; o, per fare un ultimo esempio, il legame tra l’Africa e il rock e jazz con il sostanzioso contributo del blues e dello swing dei neri americani.
Ma, mentre la Storia della musica risale fino agli albori dell'uomo dove quasi ogni momento della giornata era accompagnato dalla musica ...
.Ai giorni nostri la musica è presente nella nostra società ma lo sono molto meno gli esecutori, già… una volta se volevi la musica o te la facevi o chiamavi un musicista, fino agli anni ’50, per esempio, a Sanremo c’erano più di 20 orchestre. La musica, una delle cinque arti liberali, fondamentale nell’educazione delle antiche scuole, oggi sta vivendo un momento difficile, la gente ascolta passivamente e spesso senza coscienza, la danza perde valore, il corpo e l’orecchio si irrigidiscono, pochissimi bambini ricevono un'educazione musicale naturale, e mancando una vera fruizione e richiesta il mondo musicale di tutti si impoverisce, nel frattempo i musicisti si isolano nel loro mondo e si perde il contatto.
" Omaggio a Tonia Lò "
Nel mio ultimo lavoro ho cercato di dare giustizia a questi ideali e ho trovato una fonte in AFRICA OCCIDENTALE. Difficilmente faccio viaggi per vacanze e l’Africa mi è arrivata attraverso il Piemonte. Finanziati dalla Regione e inviati con il gruppo Dona Bela a rappresentare l’Italia nell’INTERNATIONAL FOLK FESTIVAL della città di LOUGà nel nord del SENEGAL. Durante questo tour conosco TONIA LO, famoso saxofonista di Dakar. Tonia ha 60 anni, ha girato il mondo con il suo sax, ha conosciuto personalità come Bob Marley e James Brown e dal 2001 purtroppo è rimasto paralizzato; l'idea è venuta spontanea quando ha cominciato a cantare, la sua voce e la sua cultura musicale mi hanno immediatamente conquistato. Dal 2004 al 2007, per pensarci su e raggranellare pochi e sudati euro, fare un biglietto per Dakar e un mese di tempo per PRODURRE UN CD: formare l’orchestra, scegliere i brani, arrangiarli, provarli e infine, in due session in studio, registrarli, il CD "OMAGGO A TONIA LO"è stato poi mixato a Bordighera. Penso di aver fatto un bel pacchetto, ho proposto loro tre brani italiani di musica tradi'zionale: uno pugliese, uno occitano e uno sardo, e ho imparato da loro sette brani.
Chiedetemi IL DIARIO DI VIAGGIO, ve lo invio via mail...!!
Nel dicembre 2007 la Regione Piemonte ha scelto uno dei gruppi con cui collaboro per tornare al Festival di Lougà in Senegal. Si tratta della “PARANZA DEL GECO”, mitico gruppo torinese e riferimento per chiunque sia interessato alla tradizione del sud Italia. Gruppo ufficiale delle OLIMPIADI INVERNALI di Torino (abbiamo aperto il concerto di Anastacha in diretta via satellite). Questo terzo viaggio in Africa ha aperto la strada alla fusione tra sud Italia e Senegal, ho portato la “Paranza del Geco” a ripercorrere le strade da me battute nei due viaggi precedenti e siamo andati a registrare in studio con professionisti, purtroppo siamo stati bloccati dalla “tecnologia africana”. Nonostante tutto, abbiamo imparato molto e una volta in Italia abbiamo creato il gruppo “AFROTARANTA” con nove musicisti e quattro ballerini, tra cui cinque senegalesi, creando uno spettacolo esplosivo, soprattutto dal punto di vista ritmico e coreografico, ma anche di notevole interesse etno-musicologico.
Sempre incuriosito da nuove esperienze... e sempre in cerca di lavoro nel '96 comincio a collaborare con il gruppo teatrale Assemblea Teatro mettendo in scena tre spettacoli, in seguito con la compagnia La Picciola di Milano "le serve " di J. Genet, poi "il Sig.Bonaventura" con la regia di F.Passatore, e per finire in bellezza "Italian Folk Tales"le fiabe italiane di I.CALVINO con la regia di JOHN TURTURRO, un mese e mezzo di tour in 27 repliche"tutto esaurito", dal CARIGNANO di Torino al S. FERDINANDO di Napoli al PICCOLO di Milano.
“GLI OGGITANI”. Attivi dal 2002 è un gruppo di WORLD MUSIC e di sperimentazione, una fucina dove brani delle più diverse provenienze vengono studiati e riproposti in versione “aggiornata”. Si parte dalle regioni italiane, Occitania e Sud Italia, si passa in Egitto e in Marocco, si risale dal flamenco alla musica provenzale continuando il viaggio nei Balcani, Grecia, Turchia... perdendosi in una dimensione che elimina lo spazio e il tempo, dando luce a tutte le influenze che hanno attraversato il nostro percorso artistico: dalla musica classica, per me e per il chitarrista Fabrizio Vinciguerra o alla Fusion Jazz del bassista Roberto Sciacca ai ritmi della batteria e delle percussioni. Ultimamente abbiamo un nuovo talentuoso flautista e cornamusista, il giovanissimo Iain Marr, e collaborazioni con il Marocchino Hamid Moumen, con il trombettista Martino Biancheri, con la fisarmonicista e cantante Gaja Mobilij e con l'indiavolato Peppino Leone alle percussioni.
Come ORGANIZZATORE DI EVENTI, mi sono occupato nal 2006 della programmazione degli spettacoli estivi del Comune di Bordighera, in particolare con l’organizzazione della musica per “AGORà, ARTE IN PIAZZA” e la creazione nel 2011 del “FESTIVAL TOUSCOULEURS”, nei week end di luglio e agosto nel centro storico, dedicato alla World Music.
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Ricca e energetica la collaborazione che dal 2016 mi fa ritornare a lavorare in Liguria, esattamente a Genova, dopo circa 20 anni di Torino e Piemonte...Filippo Gambetta con il suo organetto è capace di coniugare molti aspetti che mi interessano, il ballo soprattutto, e il poter interagire con un pubblico dinamico e preso esso stesso dalla fruizione della musica, e numerosi progetti, con la valente pianista canadese Emilyn Stam, poi in Maestrale con Carmelo Russo ( R.I.P. ) e infine con il pianista jazz Fabio Vernizzi, numerose tournee sia in duo che in trio, e festival i tutta europa, Spagna, Danimarca, Finlandia, Belgio, e la pubblicazione di due CD , Maestrale ( con Carmelo ) e Circo Carnevale con F. Vernizzi editi da Visage Music.
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la collaborazione con Sandro Joyeux, chitarrista e cantante dedicato alla musica africana e prodotto da eugenio Bennato, prossima l uscita del nuovo CD che mi vedrà ospite in numerose tracce , mini tour in Senegal e concerti in vari festival tra cui quello di Carrara..
sempre nell'ambiente musicale africano inizia la collaborazione con Doum Doum Folà, prima e Kokalla dopo, la comunità senegalese di Cuneo riserva molte sorprese, Jally Morrò Kanuteh è un valente suonatore di Kora a 21 corde, e un musicista e showman di notevole spessore.
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